lunedì 6 febbraio 2012

Orto Botanico


L'Orto Botanico di Pavia è una struttura museale dell'Università di Pavia, fondato nel 1763. Si trova nell'attuale sede dagli ultimi decenni del 1700.
Si devono a Fulgenzio Witman, monaco vallambrosiano, l'istituzione della prima cattedra di Botanica e l'avvio della progettazione dell'Orto botanico pavese. Nel 1772 il conte Firmian, plenipotenziario degli Asburgo per la Lombardia, consigliò di adottare come esempio l'Orto botanico di Padova. Nel 1773 furono, dunque, intrapresi i lavori per la costruzione della sede odierna. Nel 1774 venne insediato il Laboratorio di Chimica. Nel 1777, quando gli edifici dell'orto botanico presentavano già un assetto simile a quello attuale, assunse la direzione Giovanni Antonio Scopoli. Sotto la direzione di Scopoli l'Orto botanico pavese raggiunse un assetto comparabile a quello dei più famosi orti botanici italiani. La direzione di Scopoli portò, tra i numerosi vantaggi, una fitta corrispondenza con i più grandi orti botanici europei. La riogranizazione dell'Orto riprese, sotto la direzione di Domenico Nocca (1797-1826) nel 1797. Giovanni Briosi (1883-1919), divenuto direttore dell'Orto, nel 1883 ne migliorò ulteriormente la qualità aggiungendo tre serre calde. Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, le scelte non furono più guidate dal principio dell'innovazione bensì da quello del maggior risparmio economico possibile. A partire dal 1797 l'Orto Botanico di Pavia fa parte del Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri. Dal 2003 il direttore è Francesco Sartori.


Museo di Storia Naturale


Il Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Pavia nacque nel 1771 all'interno del vasto contesto di provvedimenti previsti dalla Riforma Teresiana per un rinnovamento generale dell'ateneo. Fu costituito a scopo didattico grazie agli sforzi di Lazzaro Spallanzani, titolare della neo-istituita cattedra di storia naturale ed al dono di un nucleo di minerali da parte dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria.
Le collezioni, formatesi attraverso raccolte personali, acquisti, scambi e donazioni, furono allestrite nel 1775 all'interno della prestigiosa sede del palazzo centrale dell'Università, dove rimasero, incrementandosi, per oltre cento anni.
Nel XIX secolo il numero sempre crescente di reperti consentì la separazione delle collezioni, che diedero così origine a tre musei autonomi: Zoologia (affidato a Pietro Pavesi), Anatomia-Comparata (affidato a Leopoldo Maggi), Geologia e Paleontologia (affidato a Torquato Taramelli).
Verso la metà del XX secolo nacque la necessità di reperire spazi da adibire a laboratori, così intorno al 1960, si decise di trasferire le collezioni dei tre musei nei locali del Castello Visconteo, con l'intento, rimasto irrealizzato, di allestirvi un museo aperto al pubblico.
Dopo oltre trent'anni di degrado, nel 1995 venne istituito il Centro Interdipartimentale di Servizi Musei Universitari, che si occupò del recupero di tutto il materiale mediante restauro conservativo dei reperti. Oggi il Museo fa parte del Sistema museale dell'Università di Pavia.
In linea con l'esigenza di conservare le testimonianze che raccontano la storia locale delle scienze naturali per divulgarla e trasmetterla alle generazioni future, il 16 ottobre 2000 venne inaugurata la nuova sede temporanea del museo. La sede definitiva è attualmente in fase di progettazione, e sarà inserita nel Parco dei Musei al polo scientifico dell'Università.

Collegio Ghislieri






Il Collegio Ghislieri è un istituto universitario d'eccellenza di Pavia. Il collegio è membro cofondatore della Scuola Superiore IUSS (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia.
Fu fondato nel 1567 per volontà di Papa Pio V, al secolo Antonio Michele Ghislieri, e tradizionalmente destinato a studentato maschile; nel 1965 è stata fondata una sezione femminile intitolata alla benefattrice Sandra Bruni.
Il collegio è oggi sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica come ente di alta qualificazione culturale. Accoglie studenti dell'Università di Pavia particolarmente meritevoli in seguito ad un rigoroso conocorso pubblico per esami tenuto annualmente.
Per poter mantenere il posto presso le strutture del collegio, gli studenti sono obbligati ad avere una media universitaria non inferiore a 27/30, a non accettare nessun voto al di sotto del 24 ed a superare tutti gli esami previsti entro il termine dell'anno solare.
Il Collegio Ghislieri è provvisto di una delle biblioteche private più vaste del Nord Italia, contenente circa 130 000 volumi che coprono ogni area del sapere.


Collegio Borromeo


L'Almo Collegio Borromeo, riconosciuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca come Ente di Alta Qualificazione Culturale, è il collegio di merito più antico d'Italia tuttora in attività. Assieme al Collegio Ghislieri, col quale esiste una goliardica rivalità, è uno dei due collegi universitari storici di Pavia, spiccanti per prestigio in tutto il lombardo-veneto. L'edificio che ospita il collegio è uno dei più bei palazzi della Lombardia; progettato da Pellegrino Tibaldi, detto il Pellegrini, affacciato sul Ticino e circondato dal verde dei suoi giardini e degli Orti Borromaici, venne già definito dal Vasari Palazzo per la Sapienza.
Accoglie studenti e studentesse dell'Università di Pavia particolarmente meritevoli selezionati tramite un rigoroso concorso pubblico per esami tenuto annualmente.
Venne fondato nel 1561 per volontà di San Carlo Borromeo il quale intese, attraverso di esso, creare un'istituzione atta ad ospitare i giovani promettenti che si trovassero in condizione di disagio economico; finalità tuttora portate avanti dalla Fondazione Collegio Borromeo.
Il10 maggio 2009 è stata inaugurata, alla presenza del ministro Mariastella Gelmini e del cardinale Dionigi Tettamanzi, la sezione femminile, destinata ad accogliere circa cinquanta tra le più meritevoli studentesse dell'Università di Pavia.




Aula Volta


L'Aula Volta è un altro tesoro della nostra Università, come l'Aula Scarpa è situata negli edifci dell'Università Centrale. Progettata da Leopoldo Pollack e conclusa nel 1787. E' caraterizzata dalla presenza di un busto rappresentante Volta e da affreschi rappresentanti gli strumenti da lui inventati.

Aula Scarpa



L'Aula Scarpa è una delle più affascinanti dell'Ateneo, situata all'interno dell'Università Centrale di Pavia è un'aula di Atonomia che presenta particolari affreschi raffiguranti angeli che impugnano attrezzi medici dell'epoca. Aula risalente al 1786.

venerdì 3 febbraio 2012

Aula Magna


L' Aula Magna dell' Università di Pavia è un particolare edificio capace di miscelare le caratteristiche di un Tempio (all' esterno, con tanto di colonne corinzie e pronao), e di una Basilica (Interno). Aula risalente al 1850




Carlo Goldoni


Carlo Osvaldo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un drammaturgo, scrittore e librettista italiano.
Goldoni è considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in dialetto veneziano.


Antonio Scarpa


Antonio Scarpa (Lorenzaga, 9 maggio 1752 – Pavia, 31 ottobre 1832) è stato un chirurgo, anatomista e medico italiano. Si interessò in particolare alla fisiologia del sistema nervoso, sulla scia degli studi di Leopoldo Caldani e Felice Fontana. La sua testa è conservata in formalina nel museo per la storia della medicina dell'Università di Pavia. Nessuno sa perché fu mozzata. Forse fu un singolare atto di omaggio come sostenne il Panizza, suo successore: "La testa degli uomini grandi dovrebbe essere sempre conservata poiché l'uomo sta tutto nella sua testa".


Camillo Golgi


Bartolomeo Camillo Emilio Golgi (Córteno, 7 luglio 1843 – Pavia, 21 gennaio 1926) è stato uno scienziato e medico italiano.
Dopo un iniziale e breve intervallo come ordinario di anatomia all'Università di Siena, ricoprì a lungo il doppio incarico di professore di istologia e patologia generale all'Università di Pavia. Fu, qualche settimana prima di Giosuè Carducci, il primo Italiano ad essere designato nel 1906 per l'assegnazione del prestigioso Premio Nobel.


L'università di Pavia


L'Università di Pavia è una delle più antiche ed importanti università italiane ed europee, facente parte del gruppo di Coimbra. In particolare, le sue Facoltà di Medicina e Giurisprudenza godono di un particolare prestigio in Europa per le loro ricerche pionieristiche e per la loro tradizione secolare che ha visto molti alunni illustri. Già a partire dall'anno 825 Pavia fu sede di un'importante scuola di retorica istituita dall'imperatore Lotario I, che a sua volta ereditava la tradizione di una scuola di diritto fondata dall'imperatore romano Teodosio I. Per tutto il periodo medievale la scuola fu in fiorente attività; nel XI secolo Pavia divenne sede anche di un'attestata scuola giuridica. È però solo grazie all'imperatore VI, nel 1361, che a Pavia venne fondato uno Studium Generale, al quale papa Bonifacio IX riconobbe i medesimi diritti delle Università di Bologna e di Parigi. Con diploma imperiale datato 1485 lo Studium Generale venne poi trasformato in Università.
Il prestigio dell'ateneo crebbe nel XV secolo, ma la sua attività conobbe una brusca interruzione in seguito ai gravissimi danni ricevuti dalla città per l'assedio subito nel 1525. Durante la dominazione spagnola l'attività scientifica e didattica dell'Università risentì della situazione stagnante.
La rinascita dell'ateneo avvenne nella seconda metà del XVIII secolo grazie ai sovrani austriaci Maria Teresa e Giuseppe II. Grazie a loro nacque la Scuola anatomica pavese. Dalla fine della Seconda guerra mondiale l'Università di Pavia ha conosciuto un nuovo rilancio, dovuto in gran parte all'energia e all'iniziativa dell'allora rettore Plinio Fraccaro. Nel corso degli anni sessanta, alle Facoltà tradizionali si sono aggiunte quella di Economia e Commercio e di Ingegneria.